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    Legenda

    La città di Ur, sotto il dominio del re Urnammu (dal 2112 al 2094 a.C.), raggiunse il suo massimo splendore: diventò la capitale del regno e fu quasi del tutto ricostruita, in particolare il re fece riedificare l’area sacra dedicata al dio Nanna. Il complesso monumentale comprendeva anche una ziqqurat. Tra i resti della città fu ritrovata anche la tomba del re e di suo figlio e successore al trono.

    Questo edificio rappresentava simbolicamente l’innalzamento verso la divinità, che risiedeva nel tempio posto sulla cima della piramide ma si manifestava solo in determinati momenti stabiliti dal calendario religioso.

    Il tempio che si trovava sulla terrazza più alta, secondo gli archeologi aveva una cupola di mattoni e una porta di entrata posta a lato.

    Per passare da una terrazza a quella superiore bisognava salire lungo scalinate minori e si era costretti a fare il giro dell’intera terrazza fino alla scalinata successiva.

    Le tre scalinate d’entrata conducevano a questo primo tempio, che svolgeva la funzione di luogo di controllo: venivano distinti i sacerdoti dai semplici fedeli che portavano le offerte.

    La scalinata principale era quella più lunga di tutte, conduceva alla parte frontale dell’edificio. Solo i sacerdoti potevano accedere a questa scalinata.

    Note

    La ziqqurat, la casa degli dei

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